Nelle prime ore di permanenza a Sofia, è stato uno degli addetti ai lavori più ricercati. Marco Trombetta, 53 anni, è il medico della Delegazione italiana presente nella capitale bulgara per i Giochi dei sordi. Medico chirurgo, odontoiatra, collabora da tempo col Coni e col Comitato paralimpico. «Ammetto che al momento c'è comunque stato poco da fare» spiega il medico degli azzurri, pronto ad aggiungere che «finora c'è stata ordinaria amministrazione».
«Qualcuno ha avuto problemi di cefalee, ma l'interesse di chi viene a chiedere farmaci e consigli non è solo legato al risolvere il problema fisico del momento, questi atleti vogliono informarsi anche e soprattutto al fine di evitare qualsiasi rischio di usare, seppur inavvertitamente, sostante proibite» spiega Trombetta, pronto ad aggiungere che «tutti sono consapevoli dei rischi legati al doping e anche per questo hanno approvato il codice etico della Fssi». Poi aggiunge: «Mi rendo conto che tutti cercano di sapere quali sostanze sono contenute nei farmaci, anche il più banale degli analgesici». Per quel che riguarda le prime patologie, il sanitario della nazionale ha accennato a «patologie osteomuscolari». (M.M.)